Blog Religioso

Questo blog è rivolto a tutti quelli che hanno fame e sete di Dio



venerdì 24 marzo 2017

Corona alla Santa Famiglia per la salvezza delle nostre famiglie


Preghiera iniziale:

 Mia Sacra Famiglia del Cielo, 
guidaci per il retto cammino, coprici con il Tuo Sacro Manto, 
e proteggici le nostre famiglie da ogni male 
durante la nostra vita qui sulla terra e per sempre. 
Amen. 

Padre nostro; Ave o Maria; Gloria al Padre

«Sacra Famiglia e mio Angelo custode, pregate per noi». 

Sui grani grossi: 

Dolce Cuore di Gesù, sii il nostro amore. 
Dolce Cuore di Maria, sii la nostra salvezza. 
Dolce Cuore di S. Giuseppe, sii il custode della nostra famiglia. 

Sui grani piccoli: 

Gesù, Maria, Giuseppe, Vi amo, salvate la nostra famiglia.

Alla fine: 

Sacri Cuori di Gesù, Giuseppe e Maria 
tenete la nostra famiglia unita in santa armonia. 



Preghiere di consacrazione delle nostre famiglie
alla Santa Famiglia di Nazareth


O Santa Famiglia di Nazareth,
Gesù Maria e Giuseppe,
la nostra famiglia si consacra a Te,
per tutta la vita e l'eternità.
Fa' che la nostra casa e il nostro cuore
siano un cenacolo di preghiera,
di pace, di grazia e di comunione.
Amen.


O Santissima Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, 
speranza e consolazione delle famiglie cristiane, 
accogliete la nostra: noi ve la consacriamo interamente e per sempre. 

Benedite tutti i membri, 
dirigeteli tutti secondo i desideri dei vostri cuori, salvateli tutti.

Noi ve ne scongiuriamo 
per tutti i vostri meriti, per tutte le vostre virtù, 
e soprattutto per l'amore che vi unisce 
e per quello che portate ai vostri figli adottivi. 

Non permettete mai che qualcuno di noi 
abbia a precipitare nell'inferno. 

Richiamate a voi quelli che avessero la disgrazia 
di abbandonare i vostri insegnamenti e il vostro amore. 

Sorreggete i nostri passi vacillanti in mezzo alle prove
 e ai pericoli della vita. 

Soccorreteci sempre, e specialmente nel momento della morte, 
affinché un giorno possiamo trovarci tutti riuniti nel cielo intorno a voi, 
per amarvi e insieme benedirvi per tutta l'eternità. 

Amen. 

(Associazione famiglie consacrate alla S. Famiglia - approvata da Pio lX, 1870)

Gesù, o Giuseppe, o Maria, o Sacra ed amabilissima Famiglia che lassù nel cielo regnate trionfante, volgete benigna uno sguardo sopra questa nostra famiglia che vi sta ora prostrata dinnanzi, in atto di consacrarsi tutta al vostro servizio, alla vostra esaltazione e al vostro amore, ed accogliete pietosamente la sua preghiera.
Noi, o divina Famiglia, desideriamo vivamente che sia da tutti conosciuta e riverita la vostra ineffabile santità, la vostra grande potenza e la vostra eccellenza. Desideriamo anche che voi, col vostro amoroso e onnipotente patrocinio, veniate a regnare tra noi e sopra di noi che, come sudditi fedeli, intendiamo e vogliamo dedicarci tutti a voi e prestarvi costantemente l'omaggio della nostra servitù. Sì, o Gesù, Giuseppe e Maria, disponete pure d'ora innanzi di noi e di tutte le nostre cose, secondo la vostra santissima volontà, e come ai vostri cenni avete nel cielo pronti ed obbedienti gli Angeli, così noi promettiamo che cercheremo sempre di compiacervi e saremo felici di poter vivere sempre in conformità dei vostri Santi e celesti costumi e di compiacere in tutte le nostre azioni il vostro gusto.
E voi, o augusta Famiglia del Verbo Incarnato, vi prenderete certo cura di noi: voi ci provvederete ogni giorno di quanto ci sarà necessario per l'anima e per il corpo, al fine di poter vivere una vita onesta e cristiana.
Benedetta Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria, non vogliate trattarci come purtroppo meriteremmo, per le offese che vi abbiamo recato con tanti nostri peccati, ma in cambio perdonateci, come noi per amore vostro intendiamo perdonare a tutti i nostri offensori, e vi promettiamo che d'ora in poi sacrificheremo ogni cosa per conservare con tutti, ma specialmente fra noi familiari, la concordia e la pace.
O Gesù, o Giuseppe, o Maria, non permettete che i nemici di ogni bene prevalgano mai contro di noi; ma liberate ciascuno di noi e la nostra famiglia da ogni vero male, sia temporale che eterno.
Noi pertanto, tutti qui insieme uniti, come un cuor solo e un'anima sola, ci dedichiamo sinceramente a voi, e fin da questo momento vi promettiamo di servirvi fedelmente e di vivere tutti consacrati al vostro servizio e alla vostra gloria. In ogni nostro bisogno, con tutta la confidenza e la fiducia che voi meritate, ricorreremo a voi. In ogni occasione vi onoreremo, vi esalteremo e cercheremo di innamorare tutti i cuori di voi, sicuri che ai nostri umili omaggi voi darete la vostra potente benedizione, che ci proteggerete in vita, che ci assisterete in morte e che finalmente ci ammetterete in cielo a godere con voi per tutti i secoli dei secoli. Amen. 
(Con approvazione ecclesiastica, Milano, 1890)


O Santissima Famiglia di Nazareth, Gesù, Maria e Giuseppe 
in questo momento noi ci consacriamo 
realmente a voi con tutto il nostro cuore. 

Per noi la vostra protezione, 
per noi la vostra guida contro i mali di questo mondo, 
fino a quando le nostre famiglie 
saranno sempre solide nell'amore infinito di Dio. 

Gesù, Maria e Giuseppe,
 noi vi amiamo con tutto il nostro cuore. 
Vogliamo essere totalmente vostri. 

Vi preghiamo di aiutarci a fare la volontà del vero Dio. 
Guidateci sempre alla gloria del Cielo,
 adesso e per tutto l'avvenire. 
Amen. 





PREGHIERA PER IL VENERDI'



Signore Gesù, ricordiamo la tua Passione e la tua Morte,

dalle quali sono venute a noi il perdono e la Grazia.

Ti offriamo la fatica e la lotta spirituale che oggi ci attende.

In particolare vogliamo offrirti il piccolo sacrificio che ci costa

ubbidire alla Legge dell'astinenza dalle carni.

Fa, Signore, che partecipando sulla terra alle tue sofferenze,

meritiamo di essere con Te nella gioia del Paradiso.

Così sia.



PREGHIERA PER LA QUARESIMA



Signore,
spesso siamo attratti da chi è in alto,
da chi ha una posizione, da chi ha successo e potere.
Eppure Tu ci fai scoprire che la vera grandezza 

è farsi servi, abbassarsi.
Aiutaci a non aver paura di farci piccoli, vulnerabili, servi.
Più sapremo abbassarci, 

più saremo in grado di entrare in relazione 

con il prossimo ed amarlo.
Aiutaci a guardare Te, unico Maestro,
e sentire veramente gli altri come fratelli 

in questo cammino.

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Canterò in eterno le meraviglie del tuo amore


Il mistero di Dio, del suo grande amore, e il mistero della vita di Gesù, della sua infinita misericordia, non trovano in noi adeguate espressioni di lode, di ammirazione, di gratitudine. Si sa che il peccato, qualsiasi peccato, è una disobbedienza alla legge di Dio ed una ribellione contro la sua volontà. Un'azione, infatti, è riprovevole solo se è difforme dall'armonia che Dio vuole nel suo infinito piano di amore. Egli solo, comunque, può giudicare la gravità del peccato, le conseguenze che ricadono su colui che l'ha commesso. Ci stupisce la infinita misericordia di Dio che ha mandato il suo Figlio per liberare l'uomo dal peccato. Ci stupisce il grande amore del Figlio venuto per cercare il peccatore (Le 5, 32) che afferma: "Si farà più festa in ciclo per un peccatore che si converte che per novantanove giusti che non hanno bisogno di penitenza" (Le 15, 7). È bene evidente che la misericordia di Gesù e l'amore del Padre non sono doni ciechi che vanno a posarsi su spiriti refrattari. La misericordia, infatti, ricade sempre su coloro che, benché peccatori, si convertono a Dio e ristabiliscono rapporti di amore con lui e di sottomissione alla sua legge. Gesù è venuto a chiamare i peccatori a conversione. La conversione vera significa cambiamento di rotta. È come ritornare sulla via che deve portare alla "conformità". Sta scritto anche che non bisogna approfittare della misericordia del Signore. "Ho paura del Signore che passa e non mi trova preparato al suo incontro". 

Oggi, Signore, verrò da te e invocherò il tuo amore misericordioso. Riammettimi nel tuo regno. 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)


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mercoledì 22 marzo 2017

PREGHIERA PER LA QUARESIMA






O Signore Dio,
sradicate, estirpate dalla mia anima
tutto ciò che il nemico vi ha piantato.
Togliete dal mio cuore e dalle mie labbra
tutta l’iniquità,
datemi l’intelligenza
e l’abitudine del bene,
affinché in opere e verità
io non serva che Voi solo.
Io sappia compiere i precetti del Cristo
e cercare Voi, o mio Dio!
Accordatemi la memoria,
la carità, la fede.
Signore operate in me il bene
e donatemi ciò che Voi
giudicate utile.



(San Colombano)


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Vieni in aiuto alla mia infermità, Signore



La storia del paralitico che giace da molti anni sul bordo della piscina aspettando di poter scendere nell'acqua al momento opportuno è la storia di ogni uomo. Un po' tutti siamo ciechi o paralitici o sordi o muti. Un po' tutti possiamo rapportarci all'uomo dalla mano rattrappita o all'idropico. La malattia o il limite appartengono alla nostra condizione umana. Gesù è il medico che sana e guarisce tutti. Gesù è il Dio che viene in aiuto della nostra debolezza. Gesù è colui che ha realizzato quanto le antiche scritture avevano previsto quando avevano parlato del pastore che porta gli agnellini sul petto e le pecore madri sulle spalle. Infinita ed indescrivibile è la sua bontà. Egli è compassionevole e misericordioso, lento all'ira e pieno di bontà, non lascia mai andare a mani vuote chi si avvicina a lui, supplicandolo e abbandonandosi alla sua volontà. Dal suo comportamento dobbiamo apprendere che, per essere "conformi" a lui, dobbiamo fare nostri i suoi paradigmi di bontà. Dobbiamo aprirci a soccorrere quanti appaiono ai nostri occhi, e nella storia del mondo, come bisognosi di aiuto. Di poveri, come diceva Gesù, ce ne sono tanti nel mondo. Non dobbiamo mai smettere di interessarci di loro. E' importante che nel povero, nell'ammalato, nell'indigente, noi sappiamo vedere Gesù ed impariamo a chinarci su tutti con la sua bontà. Non basta infatti dividere il proprio pane con l'affamato o il proprio abito con chi è nudo. Bisogna sapere condividere la propria condizione umana con l'altro come Gesù ha condiviso la sua natura divina con noi e ci ha arricchiti col dono di sé. 

Il vero amore sta nel fare propria la povertà altrui

senza mai condannare o accusare chi avesse sbagliato.

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