Per onorare un Santo non basta pregarlo, bisogna imitarlo, imitare le sue virtù. Dopo la Madonna, S. Giuseppe ebbe tutte le virtù in grado sommo e conserva il deposito di tutte le virtù. Fu per questo il più idoneo all'ufficio altissimo di custode di Gesù e di Maria. Quindi tutte le virtù sono nelle sue mani, come nelle mani dalla Madonna sono tutte le grazie.
Ve lo propongo in particolare come modello di vita interiore. La sua vita fu, infatti, tutta interiore, ed è perciò protettore particolare delle anime Religiose. Come tale, S. Francesco di Sales lo propose alle Visitandine (1074) mentre nella Filotea lo propone come maestro di vita interiore a tutte le anime pie (1075). Chi non sa pregare, chi non sa meditare, chi non sa raccogliersi, si raccomandi a lui. In Missione avrete da fare una vita piuttosto varia e dissipante di sua natura; bisogna perciò unirla a S. Giuseppe che, in mezzo a tutte le sue opere esterne, rimase sempre unito a Gesù e a Maria.
Imitiamolo nell'umiltà, ché di superbia ne abbiamo tutti, specialmente quelli che credono di non averne. S. Giuseppe fu umile. Discendente di stirpe regia, visse povero nel mestiere di falegname, guadagnandosi il pane col sudore della fronte. Osservate, inoltre, come nel Vangelo non si trovi neppure una parola detta da
S. Giuseppe.
Imitiamolo nella vita nascosta e laboriosa. Non si legge che in vita abbia fatto miracoli. Quando non c'era pane, credete che venisse ogni volta un Angelo a portarlo? No, lavorava, e col provento del suo lavoro, si manteneva. Il Signore lo condusse per la via comune del lavoro, del nascondimento, del sacrificio. Egli però lavorava con spirito.
S. Giuseppe metteva tutta la sua cura nella custodia di Nostro Signore e della Madonna, e noi dobbiamo avere la stessa cura dell'onore di Dio. L'abbiamo questo interessamento, questo affetto, questa cura singolare di Gesù Sacramentato, mentre tutta la nostra vita si svolge attorno a Gesù Eucaristico?
S. Giuseppe cercava in tutti i modi di rendere contenti Gesù e Maria, e noi dovremmo sempre far tutto per il solo scopo di piacere a loro. Tutto per la gloria di Dio.
Chiediamo ancora a S. Giuseppe la vera devozione alla Madonna e l'amore alla castità. Certo doveva essere castissimo, se il Divin Padre gli affidò la custodia di Gesù e di Maria! Chi è devoto di S. Giuseppe, conserverà certamente illibata questa preziosa virtù.
Si legge di un Padre della Compagnia di Gesù che un giorno incontrò un povero uomo di campagna, rozzo sì ma molto avanti nelle cose spirituali, e l'interrogò dove avesse attinto tanta scienza di Dio. Gli rispose: «Non ho avuto alcun maestro all'infuori di S. Giuseppe, che invoco e che mi ispira ».