Blog Religioso

Questo blog è rivolto a tutti quelli che hanno fame e sete di Dio



lunedì 7 marzo 2016

Fare il punto della situazione

A che punto sto con me stesso, con gli altri, con Dio? Per prenderne coscienza due condizioni elementari sono già state evocate nei post precedenti: creare uno spazio di solitudine o di silenzio e «sedersi» una buona volta – o forse sarà camminando solo – per rileggere la propria storia, ciò che è accaduto negli ultimi tempi, negli ultimi anni... Davanti al mio sguardo interiore, passo in rassegna le mie relazioni, i luoghi frequentati o abitati, le mie attività e impegni, gli avvenimenti importanti e così via. Niente di particolarmente profondo! Ma un semplice lavoro della memoria, dove una cosa ne suggerisce un'altra, fino a formare una «trama» che indica il punto in cui mi trovo, oggi, con la mia storia.
Coloro che hanno preso l'abitudine di fare questo piccolo esercizio in modo regolare dicono di averne tratto gran profitto. Ma si può esserne refrattari, averne paura e temere che non accada nulla. Devo dirmelo una volta per tutte: non si tratta di martellarmi la testa e ancor meno di rimuginare il passato, di impantanarmi di nuovo..., ma di identificare concretamente come Dio si rende presente nella mia vita, ciò che lui ha già fatto in me e come lui continua il suo lavoro discreto e così infinitamente rispettoso. In breve, l'obiettivo è stupirsi, lasciarsi sorprendere, anche se la giornata è stata faticosa o se il momento che sto vivendo mi sembra complicato. Ma questo non è possibile se non accetto di essere presente a me stesso, almeno per un po' di tempo, e di mettermi alla presenza di colui che fa sentire dentro di me il suo «tu puoi...» e che mi chiama per nome. Spetta a ciascuno trovare il proprio ritmo per isolarsi e adattare alle proprie condizioni di vita questo «mettersi alla presenza», per identificare in modo più preciso le strade di Dio in lui.
Ricordando allora altri momenti felici di presenza a sé e di presenza più concreta di Dio nella sua vita, il lettore sentirà forse affiorare in lui il desiderio di andare più lontano, di mettere maggior verità nella sua vita, di lasciarsi guidare più liberamente dalla bussola interiore di cui si è trattato nel secondo capitolo e di accordare maggior consistenza a Dio nella sua vita. Quando questo desiderio si presenta, e si presenta a diverse riprese al punto da cominciare a iscriversi in tutte le piccole decisioni quotidiane, allora la questione dell'orientamento che voglio dare alla mia vita può porsi in condizioni favorevoli.

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