Non appena Maria si affaccia sulla soglia di casa, Elisabetta prorompe in un grido di gioia ed esclama a gran voce: "Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo". La gioia delle due madri è subito posta in riferimento ai figli: "il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo!". Elisabetta, illuminata dallo Spirito Santo, è immediatamente introdotta nel mistero ed esclama: "Tu sei benedetta!". Nell'Antico Testamento, ricorre spesso la parola "benedizione" (bera'ha), che significa: comunicazione di vita da parte di Dio. È Dio che benedice, che dà vigore, forza, successo, discendenza numerosa, pace, sicurezza... Dove c'è la vita, c'è il Creatore in azione; così che la benedizione non è un atto sporadico, ma un'azione incessante di Dio. La benedizione è dunque il segno del favore di Dio impresso nella creatura: non un vago augurio, ma un segno efficace che raggiunge lo scopo per cui è dato. Anche l'uomo può benedire. Dio soltanto ha il potere di benedire. Quando l'uomo benedice, lo fa in nome di Dio, come suo rappresentante. Ma esiste anche una benedizione ascendente, ed è quella che l'uomo fa quando benedice nella preghiera. Diciamo nella Messa: noi ti lodiamo, ti benediciamo.E "benedirlo" significa: riconoscere che tutti i beni di cui abbiamo il possesso vengono da Lui e a Lui debbono ritornare. Tipica è la benedizione della mensa: il pane, il vino e i frutti della terra, per il fatto che esistono, sono già benedetti. E "benedirli" significa: riceverli da Dio, Donatore supremo e quindi lodarlo, ringraziarlo e impegnarsi a utilizzarli secondo il fine per cui Egli ce li ha dati... Maria è la benedetta per eccellenza. Su nessuna creatura Dio ha riversato ricchi doni di natura e di grazia come su di lei. Dio la benedice in modo singolare e Maria, a sua volta, lo benedice magnificando la grandezza della sua misericordia: "grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome!". A Lui la lode, la benedizione "nei secoli dei secoli". Maria non è Dio, ma è elevata dallo Spirito Santo a un rango divino tale da essere Madre per eccellenza, in cui è prefigurata la maternità stessa della Chiesa e svelato in immagine il volto femminile di Dio.
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