Siamo nel cuore dell' "Ave Maria" La prima parte della nostra preghiera si apre col nome di Maria e si chiude con quello di Gesù. Il nome di Gesù rappresenta il punto d'arrivo normale e imprescindibile.
La vicenda di Maria di Nazaret porta a questo necessario sbocco per lei e per noi. Tutta la storia della salvezza prepara e irraggia questo nome santo che sta al centro del mondo, della storia e del cuore di ogni uomo. Gesù, il salvatore Gesù, nome frequente per gli Ebrei, significa letteralmente "Iahvè salva". Gesù è quindi il nome che indica "la salvezza operata dal Signore attraverso il frutto del seno di Maria".
Gesù ci salva: ci redime cioè dal peccato e dalla schiavitù di Satana, ci fa passare dalla morte alla vita (sia spirituale che fisica), ci libera dallo stato di asservimento al male e ci dona la grazia, che è partecipazione alla vita divina e diritto all'eredità eterna con Lui in Paradiso. Gesù, nome che è al di sopra di ogni altro nome È il nome che è al di sopra di ogni altro nome, ma è anche il nome di un Dio che si è fatto umile e povero per salvarci tutti. Gesù è un nome da invocare di frequente, più con il cuore che con le labbra. La spiritualità orientale antica ci ha trasmesso una invocazione semplice e ricca di contenuto: "Signore Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore". È la così detta "preghiera del cuore".
È una preghiera intensa e accorata che riempie il cuore e si oppone alle preghiere prolisse, che svuotano e dissipano la mente. Sovente, in Oriente, viene sostenuta da un rosario di corde con cento nodi.
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