Blog Religioso

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sabato 5 marzo 2016

Maria


L'aggiunta del nome "Maria" alle parole dell'angelo, 
più che arbitraria, intende racchiudere e condensare il mistero della Donna a cui il saluto è rivolto, svelarne la natura e precisarne il senso della missione. Secondo l'interpretazione più comune il nome "Maria" ha due radici: una egizia - "Myr" - che vuol dire "amata"; l'altra ebraica - " yam" - che è l'abbreviazione di Iahvè. "Miryàm" significa, dunque, "l'amata di Iahvè", "la prediletta di Dio". Il suo nome appare, di conseguenza, già indicativo del suo destino eccezionale, della sua vita straordinaria e della sua missione singolare e unica: "Miryàm", sarà per sempre la Tuttasanta, la Figlia prediletta del Padre, la Madre amorosa e sempre vergine del Figlio, la dimora e il tempio vivo dello Spirito Santo.

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