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giovedì 25 febbraio 2016

L’Eucaristia




L’Eucaristia è il punto di arrivo dell’Iniziazione Cristiana: il Battesimo ci ha fatto cristiani, la Confermazione ci ha consacrati a Cristo e alla Chiesa con il sigillo dello Spirito Santo, l’Eucaristia ci inserisce pienamente nella Chiesa.

La parola greca "Eucaristia" significa "rendimento di grazie" ed è il termine che Gesù ha usato nell’Ultima Cena. Altri nomi che le vengono dati sono: "Frazione del pane", utilizzato nel libro degli Atti degli Apostoli; "Cena del Signore"; "Mesa", questa parola viene dalla formula con cui si terminava l’Eucaristia: "Ite, missa est" , "andate", l’Eucaristia è stata mandata agli assenti e alle chiese vicine, come si usava ai tempi delle persecuzioni.

Nell’Antico Testamento troviamo numerose allusioni all’Eucaristia: Melchisedec, re e sacerdote di Salem, che offre ad Abramo pane e vino (Gn 14); l’agnello della cena pasquale (Es 12); la manna con cui Dio sfama Israele nel deserto (Es 16), il sacrificio che Mosé compie ai piedi del Sinai (Es 24) che indica la comunione e l’amicizia profonda che viene ad instaurarsi tra Dio ed Israele.

Nel Nuovo Testamento è lo stesso Gesù che prepara e realizza il sacramento dell’Eucaristia. L’evangelista Giovanni nel capitolo 6 del suo Vangelo, mostra Gesù che promette un pane vivo disceso dal cielo. Nel racconto dell’Ultima Cena, Matteo, Marco e Luca ricordano il momento in cui Gesù istituisce l’Eucaristia e le parole della nuova ed eterna alleanza.

L’Eucaristia è il centro della vita di tutta la Chiesa perché è Cristo stesso che vive ed agisce in essa ed è anche il centro della vita cristiana perché è sempre Cristo che vive e agisce in noi.

L’Eucaristia, cioè Gesù che si fa cibo, opera in noi tre effetti:


  • ci nutre
  • ci fa divenire una cosa sola con Lui
  • ci unisce gli uni con gli altri.



Gesù ha sottolineato rigorosamente il valore di "nutrimento" dicendo: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna" (Gv 6, 54). Egli ci nutre e fortifica perché possiamo fare il bene, combattere il male, trasformare il mondo rendendolo più giusto, più cristiano.

Per questo l’Eucaristia viene chiamata "Sacramento". Essa infatti è un segno (pane) che fa ciò che significa (nutre).

Gesù ha pure sottolineato rigorosamente l’unità con Lui: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, rimane in me ed io in lui" (Gv6,56).



San Paolo invece nella Prima lettera ai cristiani di Corinto spiega così l’unione degli uni con gli altri: "Siccome il pane è uno, noi formiamo tutti insieme un solo corpo per il motivo che tutti partecipiamo ad un unico pane" (10,17).




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