Blog Religioso

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venerdì 19 febbraio 2016

Meditazione della quinta stazione

Il Cireneo aiuta Gesù

Dal Vangelo secondo Marco. 15, 21-22

Allora costrinsero un tale che passava,
un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna,
padre di Alessandro e Rufo,
a portare la croce.
Condussero dunque Gesù al luogo del Golgota,
che significa luogo del cranio.


Simone di Cirene, chiamato a portare la Croce (cf. Mc 15, 21; Lc 23, 26), certamente non la voleva portare. E` stato quindi costretto. Egli camminava accanto al Cristo sotto lo stesso peso. Gli prestava le sue spalle quando le spalle del condannato sembravano troppo deboli. Gli era vicino: più vicino di Maria, più vicino di Giovanni, il quale, anche se uomo, non è stato chiamato per aiutarlo. Hanno chiamato lui, Simone di Cirene, padre di Alessandro e Rufo, come riporta il vangelo di Marco (Mc 15, 21). L'hanno chiamato, l'hanno costretto.
Quanto è durata questa costrizione? Per quanto tempo gli ha camminato accanto, mostrando che niente lo univa al condannato, alla sua colpa, alla sua pena? Per quanto tempo è andato così , interiormente diviso, con una barriera di indifferenza verso l'Uomo che soffriva? " Ero nudo, ebbi sete, ero carcerato " (cf. Mt 25, 35. 36), ho portato la Croce... e: l'hai portata con me?... davvero fino alla fine l'hai portata con me?
Non si sa. San Marco riporta solo il nome dei figli del Cireneo e la tradizione sostiene che appartenevano alla comunità dei cristiani vicina a san Pietro (cf. Rm 16, 13).
Quando ci vengono meno le forze alla vista della lotta continua contro la propria natura, consideriamo che portiamo la Croce di Gesù, non già per un piccolo premio o per un godimento terreno e passeggero, ma per acquistare la vita eterna e per procurare la stessa felicità ad altre anime.



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