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venerdì 26 febbraio 2016

MEDITAZIONI SUI SETTE DOLORI DI MARIA SS ADDOLORATA



Tratto da: “MARIA REGINA E MADRE DI MISERICORDIA” - DON GIUSEPPE TOMASELLI

L'ADDOLORATA

Sul Calvario, mentre si compiva il grande sacrificio di Gesù, si potevano mi­rare due vittime: il Figlio, che sacrifica­va il corpo con la morte, e la Madre Ma­ria, che sacrificava l'anima con la coíìi­passione. Il Cuore della Vergine era il riflesso dei dolori di Gesù.

D'ordinario la madre sente le soffe­renze dei figli più delle proprie. Quanto dovette soffrire la Madonna a vedere morire Gesù in Croce! Dice San Bona­ventura che tutte quelle piaghe ch'erano sparse sul corpo di Gesù, erano nello stesso tempo tutte unite nel Cuore di Maria. - Più si ama una persona e più si soffre nel vederla soffrire. L'àmore che la Vergine nutriva per Gesù era smisu­rato; lo amava di amore soprannatu­rale come suo Dio e di amore naturale come suo Figlio; ed avendo un Cuore delicatissimo, soffrì tanto da meritare il titolo di Addolorata e di Regina dei Martiri.

Il Profeta Geremia, tanti secoli pri­ma, la contemplò in visione ai piedi del Cristo morente e disse: « A che ti para­gonerò o a chi ti somiglierò, figlia di Ge­rusalemme? ... La tua amarezza infatti è grande come il mare. Chi ti potrà consolare? » (Geremia, Lam. II, 13). E lo stesso Profeta pone in bocca alla Ver­gine Addolorata queste parole: « O voi tutti che passate per la via, fermatevi e vedete se c'è dolore simile al mio! 
» (Geremia, I, 12).

Dice Sant'Alberto Magno: Come noi ' siamo obbligati a Gesù per la sua Passio­ne sofferta per nostro amore, così pure siamo obbligati a Maria per il martirio che ebbe nella morte di Gesù per la no­stra eterna salute. -

La nostra riconoscenza verso la Ma­donna sia almeno questa: meditare e compatire i suoi dolori.

Gesù rivelò alla Beata Veronica da Binasco che molto si compiace nel vede­re compatita la Madre sua, perché gli sono care le lacrime che Ella sparse sul Calvario.

La stessa Vergine si dolse con Santa Brigida che sono molto pochi coloro che la compatiscono e la maggior parte di­mentica i suoi dolori; onde le raccoman­dò tanto di aver memoria delle sue pene.

La Chiesa per onorare l'Addolorata ha istituito una festa liturgica, che ricorre il quindici settembre.

Privatamente è bene ricordare tutti i giorni i dolori della Madonna. Quanti devoti dí Maria recitano ogni giorno la corona dell'Addolorata! Questa corona ha sette poste ed ognuna di queste ha sette grani. Che si allarghi sempre più la cerchia di coloro che onorano la Vergine Dolente!

E’ una buona pratica la recita quoti­diana della preghiera dei Sette Dolori, che trovasi in tanti libri di devozione, ad esempio, nel « Massime Eterne ».

Nelle « Glorie di Maria » Sant'Alfon­so scrive: Fu rivelato a Santa Elisabetta Regina che San Giovanni Evangelista de­siderava vedere la Beata Vergine, dopo essere stata assunta in Cielo. Ebbe, la grazia e gli apparvero la Madonna e Gesù; in tale occasione intese che Maria domandò al Figlio qualche grazia spe­ciale per, i,devoti dei suoi dolori. Gesù promise quattro grazie principali:

1. - Chi invoca la Divina Madre per i suoi dolori, prima della morte meriterà fare vera penitenza di tutti i suoi peccati.

2. - Gesù custodirà questi devoti nel­le loro tribolàzioni, specialmente al tem­po della morte.

3. - Imprimerà loro la memoria della sua Passione, con grande premio in Cielo.

4. - Gesù porrà questi devoti in ma­no di Maria, affinché Ella ne disponga a suo piacere e loro ottenga tutte le grazie che vuole.

ESEMPIO: Un ricco signore, abbandonata la via del bene, si diede completamente al vi­zio. Accecato dalle passioni, fece espres­samente un patto con il demonio, prote­stando di dargli l'anima dopo la morte. Dopo settant'anni di vita di peccato giunse al punto della morte.

Gesù, volendo usargli misericordia, dis­se a S. Brigida: Va' a dire al tuo Con­fessore che corra al letto di questo mori­bondo; lo esorti a confessarsi! - Il Sa­cerdote andò per tre volte e non riuscì a convertirlo. In fine manifestò il segre­to: Non sono venuto da voi spontanea­mente; Gesù stesso mi ha mandato per, mezzo di una santa Suora e vuole ac­cordarvi il suo perdono. Non resistete più alla grazia di Dio! -

L'infermo, sentendo ciò, s'intenerì e ruppe in pianto; poi esclamò: Come pos­so essere perdonato dopo avere servito il demonio per settant'anni? I miei pec­cati sono gravissimi ed innumerevoli! - Il Sacerdote lo rassicurò, lo dispose alla Confessione, lo assolvette e gli diede il Viatico. Dopo sei giorni quel ricco si­gnore moriva.

Gesù, apparendo a S. Brigida, così le parlò: Quel peccatore è salvo; al pre­sente è in Purgatorio. Ha avuta la gra­zia della conversione per intercessione della mia Vergine Madre, perché, seb­bene vivesse nel vizio, tuttavia conser­vava la devozione ai suoi dolori; quando ricordava le sofferenze dell'Addolorata, se ne immedesimava e la compiangeva.




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