Blog Religioso

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venerdì 19 febbraio 2016

Meditazione della seconda stazione

Gesù prende la croce

Dal Vangelo secondo Marco. 15, 20

Dopo averlo schernito,
lo spogliarono della porpora
e gli rimisero le sue vesti,
poi lo condussero fuori
per crocifiggerlo.

Ha inizio l'esecuzione, cioè l'attuazione della sentenza. Cristo condannato a morte deve essere caricato della Croce come gli altri due condannati che devono subire la stessa pena: " fu annoverato tra i malfattori " (Is 53, 12). Cristo s'avvicina alla Croce avendo tutto il corpo terribilmente straziato e contuso, col sangue che gli scorre sul volto dal capo coronato di spine. Ecce Homo! (Gv 19, 5). È in Lui tutta la verità del Figlio dell'uomo predetta dai profeti, la verità sul servo di Jahvé annunciata da Isaia: " Fu piagato per le nostre iniquità ... le sue piaghe ci hanno guariti " (Is 53, 5).
È in Lui anche presente una certa conseguenza, che suscita stupore, di ciò che l'uomo ha fatto col suo Dio. Pilato dice: " Ecce Homo" (Gv 19, 5): " Guardate ciò che avete fatto di quest'uomo! ". In questa affermazione sembra parlare un'altra voce, che pare voler dire: " Guardate cosa avete fatto in quest'uomo col vostro Dio! ".
È commovente l'avvicinamento, l'interferenza di questa voce che sentiamo attraverso la storia con ciò che giunge a noi mediante la consapevolezza della fede. Ecce Homo!
Gesù " chiamato Messia " (Mt 27, 17) prende la Croce sulle sue spalle (Gv 19, 17). L'esecuzione è iniziata. 

Confrontiamo le nostre sofferenze con l'amore che abbiamo per Gesù, e non permettiamo che l'abbattimento spenga la fiamma di questo amore.





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